Cultura

A Roma c’è una nuova linea del bus: la F(antastica) 140, omaggio a Gianni Rodari

A Roma compare una linea del bus dedicata a Gianni Rodari.

A Roma compare una nuova linea del bus, chiamata Fantastica 140, che parte da “Stazione Rodari”, e si ferma ad esempio per “Maramao al Colosseo“, “Pantheon al limone“, “Il pianeta degli alberi di Natale“, “Il pescatore di Ponte Garibaldi“, “Campidoglio al pistacchio“, “Gelsomino nel paese dei bugiardi“, “Sulla spiaggia di Ostia“, “Largo Andersen” e “Le avventure di Cipollino“, arrivando al capolinea “Fanta(s)i(c)a“.

Un viaggio immaginario di 35 fermate per passare attraverso tutte le favole più famose di Gianni Rodari, di cui nel 2020 si sono festeggiati i 100 anni dalla nascita. La fantasia dello scrittore è entrata nel cuore di tanti bambini, e nonostante la sua scomparsa le sue favole continuano a essere lette ai bambini di tutto il mondo, grazie alla sua fantasia e alla capacità di parlare ai bambini nel linguaggio che loro conoscono meglio, quello dell’immaginazione, dell’assurdo e della tenerezza.

L’iniziativa non è portata avanti dal comune di Roma, bensì da un artista misterioso, che ha modificato diverse fermate nel quartiere Trullo della capitale. Il quartiere è proprio quello della favola “La torta in cielo”. A cavalcare la creatività non sono solo i nomi delle fermate, ma gli orari dei bus vanno dal lunedì al venerdì dalle ore 5,30 alle 25, il sabato dalle ore 3,80 alle 29, mentre nei giorni festivi le corse partono alle ore 4,30 e durano addirittura fino alle 33.30!

Gianni Rodari riposa proprio a Roma, al Cimitero del Verano. Gli scatti fotografici delle varie fermate sono diventati virali sui social network, finendo anche sotto gli occhi della Casa Editrice Edizioni El, che ha curato la maggior parte dei libri dello scrittore, e che ha scritto sul proprio profilo “Noi non c’entriamo, ma vorremmo tanto sapere chi è quel genio che l’ha inventata, per dargli un gran bacio in fronte! Qualcuno ha notizie?”.

Le varie fermate segnano anche possibili cambi con la metro, come quelle di “Le favolette di Alice”, “Il libro dei perché” e “Il libro degli errori”. E’ possibile che questo autobus possa portare i bambini là dove vivono le loro storie, e che riesca a far sentire di nuovo i grandi come di nuovo bambini?

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