Cronaca

Decisione controversa degli Uffizi: chi dovrà pagare per postare foto delle opere

Si accende la polemica contro il direttore Eike Schmidt.

Si accende la polemica nel mondo dall’arte: Eike Schmidt, il direttore tedesco delle Gallerie degli Uffizi, annuncia che chi utilizza i suoi post social a fini commerciali, dovrà pagare un canone per utilizzare le foto delle opere del museo. Questa regola non vale per tutti, ma solo per chi fa un uso dei social non a soli fini personali. Sarà infatti ancora possibile postare le foto delle opere del museo se sei un privato cittadino.

Stupisce non poco la decisione del direttore degli Uffizi, proprio lui indicato come un innovatore nella direzione di un grande museo. Risale infatti a poco tempo fa la decisione di postare delle fotografie che ritraevano Chiara Ferragni accanto a delle opere famose, di cui è diventata iconica l’immagine dell’imprenditrice davanti alla Venere di Botticelli. Ma non solo, perché l’avvento del direttore tedesco è stato salutato e riconfermato come una ventata d’aria fresca per quello che riguarda la direzione di grandi musei istituzionali. L’idea di posare insieme all’imprenditrice di The Blond Salad davanti a opere fondamentali della collezione, avevo fatto sì che orde di giovani si spingessero all’interno del museo, spinta dalla curiosità risvegliata dalla Ferragni.

Come mai Eike decide proprio ora, e dopo altri interventi importanti nel segno della contemporaneità come l’approdo degli Uffizi su TikTok, di fare un passo indietro nella comunicazione della propria istituzione museale? Influencer e guide turistiche si oppongono fortemente, anche perché quello degli influencer non è un mondo ben delineato. Sono molti, infatti, i profili che inseguono il mondo dell’arte ma per fare cultura e non speculazione. Pagine Instagram dedicate alle opere d’arte, il cui obiettivo è la divulgazione dell’arte. Molti di questi soggetti infatti sono insorti, gridando allo scandalo, proprio perché il mondo degli influencer è molto ibrido. Guide e blogger protestano. Appare infatti un controsenso invitare le influencer più famose e poi emettere delle regole per cui bisogna pagare un canone per un uso commerciale delle proprie fotografie. Alcune blogger hanno lanciato la protesta, che sta andando avanti raccogliendo adesioni.

(Visited 32 times, 1 visits today)